martedì, gennaio 14, 2014

PPD, aborto e LAMal
Lettera al Giornale del Popolo del Cantone Ticino



Leggendo il GDP di ieri (13.1.14) sono rimasto allibito e perplesso: i delegati del PPD hanno respinto l'iniziativa in votazione a febbraio, che toglieva i fondi all'aborto con 180 schede contro 28 e 6 astensioni. La prima pagina di oggi, invece, mette in evidenza le parole del Papa al corpo diplomatico: "Aborto e schiavitù orrori del mondo".

Quale incoerenza!

Il Papa invece è coerente con la Parola biblica. Il Salmo 138 (139) dice: "Sei tu [Dio] che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre!", e il profeta Isaia afferma: "Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome".

Il PPD, invece, asserisce implicitamente che la "gravidanza" è una "malattia", e dunque per "solidarietà" sono tutti chiamati a sostenere le spese per eliminare questa "patologia". Patologia?!

Un feto è una persona con una precisa identità e potenziale. Ti tratta di futuri figli, fratelli, sorelle, madri e padri, operai, ingegneri, dottori… invisibili all'occhio ma presenti e indipendenti. Il loro cuore batte a partire dalla 3a settimana dopo il concepimento e già a partire dalla 12a settimana si può misurarne l'attività cerebrale. Il feto è un individuo in fase di sviluppo, indipendente nel comportamento, nelle sensazioni e nelle emozioni, lo dimostrano numerosi studi di psicologia prenatale fatti anche in Italia su gemelli in utero, specialmente quelli della dr.ssa Alessandra Piontelli.

Ciascuno di noi è passato attraverso la fase di gestazione in utero. Se si esclude l'aborto naturale, la gravidanza può terminare soltanto in uno due modi: quello naturale, alla nascita del bambino, oppure con l' "interruzione", che comporta la morte del feto, sovente grazie all'intervento di medici che hanno fatto il giuramento di Ippocrate, che dice fra l'altro: "Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo" … o magari non hanno giurato? (Credo che per diversi motivi in Svizzera non si dovrebbe più giurare.)

Ciò che mi sconcerta è che proprio il Partito Popolare Democratico ha respinto l'iniziativa! Dalla pagina web del partito leggo: "Il PPD riafferma la sua natura e la sua tradizione di Partito laico di ispirazione cristiana e in quest'ottica s'impegna per il rispetto della vita, dal concepimento fino alla morte naturale...".

La decisione presa dai delegati non è conforme ai valori fondamentali del partito ed è in diretta opposizione a ciò che YHWH dichiara nella Sua Parola.

Purtroppo ho l'impressione che nella ricerca di compromessi politicamente corretti il PPD stia perdendo la bussola. Ringrazio comunque il cielo per quei 28 delegati che si sono opposti.

sabato, luglio 03, 2010

La fine degli «Ah se…»

Ah se mia madre non fosse venuta a mancare,
E mio padre mi avesse tenuto con sé,
Avrei avuto sorelle e fratelli,
Avremmo giocato, litigato, tirato i capelli,
Assieme costruito una relazione figliale.

Ah se in collegio fossi stata preferita,
Come «LEI» coccolata, privilegiata, favorita.
La mia vita sarebbe stata diversa,
La stima di me costruita, non avrei conosciuto
La vergogna di vivere, di non appartenere a nessuno.

Ah se avessi ricevuto l’amore
Che ogni bimbo è assetato d’avere,
Il mio conto affettivo sarebbe stato migliore,
E vi avrei attinto nei momenti di dolore.


Tutto è andato di traverso,
Amori, sogni, giuramenti, promesse.
I rimorsi sono tanti, le angosce insolenti
Spuntano da ogni dove, e l’autoaccusa
Non tiene conto di nessuna scusa.

Ma ora conosco mio PADRE. Egli è Colui che
Demolisce, svelle, abbatte, distrugge,
Per edificare e piantare in me
La nuova identità, di Figlia di RE.

Abbatte l’altare dei miei “Ah se”
E costruisce il Suo piano d’amore, a partire
Dalle incapacità del mio cuore
Derubato di una vita di passione,

Dalle lagrime sparse e dal coraggio perduto,
Dalle ceneri di quanto la vita ha deluso
Dal vuoto causato da solitudine amara,
Dalle emozioni represse, da gioie precluse.

Demolisce i miei dubbi, li rende rovine,
E quei detriti mi invita a gettare.
La Sua passione di edificare, mi porta ad amare
Quella mano che educa, sviluppa e conduce,
Guarisce, ristora, e il suo Soffio mi dice:

“È il tuo nome che chiamo – Sei mia,
Ti ho comprata per Me”, e ti voglio guidare
Nel viaggio della Vita, all’interno
Del Mio cuore paterno

Per demolire, svellere, abbattere, distruggere,
Per edificare e piantare, perché
Altri come te, trovino la via
Che li conduca a Me.

Lugano 2 luglio 2010
(ricevuto da una sorella)

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mercoledì, giugno 16, 2010

Quando si tratta di Israele si scaldano gli animi

mercoledì, giugno 09, 2010

Considerazioni sulla «flottiglia della pace»

L'attacco delle forze israeliane contro la flottiglia degli aiuti umanitari è stata l'occasione per ricordare le malefatte d'Israele. Mentre la maggior parte delle navi veniva intercettata e bloccata senza incidenti, l'abbordaggio della "Mavi Marmara" è stato il più drammatico: i filmati su YouTube mostrano chiaramente come militi ebrei vengono attaccati a sprangate e pugnalate, addirittura gettati dal ponte superiore. In seguito i militi rispondono con armi da fuoco, causando le vittime e parte dei feriti…

Perché tutto ciò? È importante analizzare le origini di questo scontro, altrimenti non è possibile farsi un'opinione chiara della situazione.

Durante 10 anni il territorio ebraico è stato martellato con migliaia di missili sparati da Gaza verso le città israeliane. Questi giungono continuamente attraverso vari canali, fra cui i famosi tunnel. L'anno scorso ci fu la guerra di ritorsione e i missili diminuirono parecchio. Hamas, che governa la striscia, ha una costituzione che rivendica la distruzione d'Israele e l'eliminazione degli ebrei dall'intero territorio.

Purtroppo anche i vicini libanesi (hezbollah) a nord hanno lo stesso obiettivo. E ad est la Siria non nasconde il suo sostegno politico e materiale ai gruppi che vogliono eliminare l'entità sionista. Ahmadinejad, poi, anche se più lontano, ha ripetutamente espresso l'idea cancellare "il cancro" dalla mappa.

Nei 62 anni dalla fondazione del moderno stato d'Israele, esso non ha mai potuto godere di pace. Se poi consideriamo gli ultimi 20 secoli, dobbiamo ammettere che la situazione non è più comprensibile. Il desiderio di eliminare questa stirpe è irrazionale, forse perfino trascendente. Tre millenni fa, un antico poeta-profeta ebreo di nome Asaf scrisse un canto per illustrare questa realtà: «Cospirano insidie contro il tuo popolo e fanno complotti … Dicono: "Venite! E distruggiamoli come nazione! E il nome d'Israele non sia più ricordato!"» Quanto attuali sono le sue parole. Basta leggere alcuni blog nostrani – per esempio quello trovato su tio.ch il 31.5: «Bestie schifose!! Ooohh, se baffetto avesse avuto più tempo...»

Per quale motivo non si vuol lasciar vivere questo popolo? È vero che non sono tutti "stinchi di santo", ma la maggior parte della gente non è molto diversa da noi, e ci sono anche uomini molto famosi, come Felix Mendelssohn, Albert Einstein, e perché no? l'apostolo Paolo e Gesù Cristo. Inoltre, strano ma vero, in Israele ci vivono anche arabi musulmani (sono il 20% della popolazione). E gli ospedali sono sovente aperti anche per le necessità dei palestinesi di Gaza.

Tornando alle radici… L'ostilità maggiore contro Israele sembra provenire oggi essenzialmente dall'ambiente religioso islamico, per cui sono convinto che l'origine del conflitto sia "spirituale": è uno scontro fra Allah e Yavè. Considerando che l'islam conta un miliardo e mezzo di adepti e la religione ebraica solo circa 15 milioni, sembra che le sorti siano segnate. A meno che si avverino queste parole riferite proprio a Yavè: «Colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme.» Vedremo.

Per concludere la questione della flottiglia: gli aiuti umanitari sono stati scaricati (e controllati) in un porto israeliano per essere trasportati a Gaza via terra. ■

venerdì, dicembre 25, 2009

Buon Natale! È il ricordo dell'inizio della Storia della Redenzione.

Michea 5:2 (7° secolo a.C.) — «O Betlemme ... da te uscirà per me Colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini sono dai tempi antichi, dai giorni eterni!»



Questo ‹Colui› vorrebbe entrare nella tua vita!

Giovanni 1:12 — «A tutti coloro che Lo hanno accolto, Egli ha dato il privilegio di diventare figli di Dio!»




E Buon Anno! Senza la continua grazia del Signore non potremo farcela.

Lamentazioni 3:22-23 — «Le Sue compassioni infatti non sono esaurite! Si rinnovano ogni mattina. – Grande è la Tua fedeltà!»




martedì, giugno 02, 2009

Guerra ai santi

Il 28 maggio 2009 ho ricevuto questo mail da una sorella. ====================================== Perché me l'hai chiesto, ti mando quanto segue, ma sappi che non ne ho parlato col mio pastore per farla controllare se viene da Dio o no. Non l'ho fatto perché so che è vivamente contrario a che si parli di persecuzione, o di cose come queste. Vorrei sapere se qualcuno in autorità profetica potrebbe esaminarla e dire se viene o no da una sorgente santa o inquinata, ma non so chi potrebbe farlo. Ti saluto stimandoti nel Signore Gesù che ti ha creato essere divino,a sua immagine e somiglianza. ====================================== Mentre stavo adorando con un'amica, una parola è salita nel mio cuore: "Proprio come Gesù soffrì nel suo corpo, così soffrirà la Chiesa, Suo Corpo." Gesù ha iniziato nel Getsemani, il suo cammino che lo avrebbe condotto alla morte con l'essere legato, e portato alle autorità perché fosse giudicato. Lì cominciò ad essere insultato e schiaffeggiato, poi la cosa andò sempre più intensificandosi, fino a che alla fine, dilaniato dai colpi e crocifisso, morì sulla croce. Si sa che ogni colpo inferto al corpo umano provoca, parzialmente o completamente, la morte delle cellule interessate. Ogni credente è una cellula innestata nel Suo corpo, e sta per arrivare il tempo in cui ogni credente dovrà fronteggiare questa situazione. A un dato momento la Chiesa sarà così maltrattata che sembrerà finalmente morta, per la gioia di coloro che la vorrebbero tale. Ma come con Cristo anch'essa avrà il suo terzo giorno. Qualche settimana dopo questo pensiero, svegliandomi al mattino ho sentito: "Anche per la Chiesa è arrivato il tempo delle tenebre." Come Gesù stesso disse in Luca 22:53: "Mentre ogni giorno ero con voi nel tempio, voi non metteste mai le mani su di me. Ma questa è la vostra ora, e la potestà delle tenebre." E questa parola Gesù la disse a coloro che erano venuti a prenderlo nel Getsemani. ■ ====================================== A questo proposito voglio aggiungere alcuni passaggi biblici riguardo a quanto ricevuto. ====================================== Giovanni 15:20 — «Ricordatevi della parola che vi ho detta: ‹Il servo non è più grande del suo signore.› Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.» 2 Timoteo 3:12 — «Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.» Giovanni 15:19 — «Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.» 1 Giovanni 3:13 — «Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia.» Matteo 10:22-23 — «Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine, sarà salvato. Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite a in un'altra. Perché in verità vi dico, che non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.» Marco 13:13 «E sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà sostenuto sino alla fine, sarà salvato.» Matteo 24:9 — «Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno. E sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome.» Luca 6:22 — «Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, vi scomunicheranno e insulteranno, e bandiranno il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio dell'uomo.» 1 Pietro 5:8 — «Siate sobri, vegliate! Il vostro avversario, il diavolo, gira come un leone ruggente cercando chi possa divorare.» Apocalisse 11:7 — «E quando avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà.» Daniele 7:21,25 — «Io guardavo e quello stesso corno faceva guerra ai santi e li vinceva. Egli proferirà parole contro l'Altissimo, perseguiterà i santi dell'Altissimo con l'intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge. I santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo.» Daniele 8:24 — «La sua potenza crescerà, ma non per sua propria forza. Compirà sorprendenti rovine, prospererà nelle sue imprese e distruggerà i potenti e il popolo dei santi.» Apocalisse 13:7 — «E fu dato [alla bestia] di far guerra ai santi e di vincerli. E le fu dato autorità sopra ogni tribù, lingua e nazione.» Daniele 12:7b — «Quando la forza del popolo santo sarà interamente infranta, tutte queste cose si compiranno.» Daniele 12:1 — «In quel tempo sorgerà Michael, il gran principe, il difensore dei figli del tuo popolo. E ci sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato da quando esistono le nazioni fino a quel tempo. In quel tempo il tuo popolo sarà salvato, tutti quelli che saranno trovati scritti nel libro.» Salmo 9:9 — «L'Eterno sarà un rifugio sicuro per l'oppresso, un rifugio sicuro in tempo d'angoscia.» Matteo 5:11‑12 — «Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.» ■

sabato, giugno 28, 2008

La triste storia di un elvetico +

La Croce Bianca rappresentata sulla bandiera svizzera, è stata definita dagli organizzatori elvetici di Euro 08 un semplice "+" (intendendo più bravi e migliori). Tale affermazione è stata rilasciata in un'intervista a un noto quotidiano svizzero tedesco e riportata in seguito su un opuscolo distribuito dall'Ente Turistico di Zurigo. "Casualmente" l'indomani il famoso tennista basilese R. Federer (numero uno al mondo da molti anni) ha subìto un'umiliante sconfitta e la squadra di calcio Svizzera ha incassato un'altrettanto amara e cocente sconfitta con conseguente perdita d'immagine nel mondo dello sport, e perdita finanziaria come paese organizzatore. Senza contare la profonda delusione del popolo elvetico, che per la prima volta seguiva con amore la promettente squadra. Sappiamo benissimo che con Dio non si scherza, o meglio, sappiamo che Egli non va sfidato… Il popolo cristiano di questa nazione dovrebbe vigilare attentamente sulla direzione verso cui è diretto il proprio paese. Ma troppo spesso è preso dai propri affari, di qualsiasi genere essi siano, e le cose di Dio da tempo non hanno più il posto dovuto, permettendo che gli empi passeggino e si moltiplichino mandando letteralmente in fumo il lavoro fatto dai Padri della Nazione. È doloroso assistere allo sgretolarsi di tutto ciò che gli altri hanno costruito sottomettendosi al Dio Onnipotente. Il "+" sulla Bandiera Svizzera non rappresenta né un segno matematico né un simbolo positivo: rappresenta la Croce di Cristo ed è il simbolo dei cristiani che hanno posto le fondamenta a questo Paese. Mentre gli stilisti continuano a fare un uso e abuso della croce nel campo della moda, assistiamo a come le autorità politiche e altre vogliono mettere una 'croce' sul mondo occidentale. Ecco tutta la storia di una Meravigliosa Croce definita come un semplice "+". Nel Vangelo troviamo un'appropriata affermazione di Gesù: «Chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato.» (Luca 14:11)

giovedì, marzo 08, 2007

Che cosa è la verità?

di Joseph Farah, www.worldnetdaily.com Nei salotti dell’odierna società si svolgono molti dibattiti. Si discute sul valore della "tolleranza"e della "diversità", del "pluralismo e della "libertà", del "multiculturalismo", del "diritto" e della "giustizia". Si discute di politica, guerra, disobbedienza civile, rivoluzione, pacifismo. Perfino su cosa è il bene e il male. Ma quasi nessuno discute su che cosa è la "verità". Se menzioni l’argomento "verità" in certi ambienti, sentirai rispondere le parole che Gesù udì da Ponzio Pilato: "Che cos’è la verità?" Ho l'impressione che il motivo per cui la gente evita di discutere sulla verità è la paura di suscitare domande più profonde e magari anche scomode. Esiste la verità? Escludendo Dio, può esistere la verità? Oppure – come Pilato si chiedeva guardando la Verità negli occhi – la verità è relativa? E se la verità è relativa, non lo è forse anche la morale? L'esistenza di una morale assoluta o di una verità assoluta è possibile senza Dio? Può esistere il bene e il male senza gli autori del bene e del male? Domande complesse, ma fondamentali della vita. Sono domande che nessuno di noi si porrebbe senza aver prima letto la Bibbia, il metro di misura per eccellenza della verità – che siamo d’accordo o no. Senza la Bibbia e senza Dio i concetti del "bene", del "male" e del "peccato" non hanno lo stesso significato. Questo è esattamente il motivo per cui così tante persone vorrebbero far sparire la Bibbia, o perlomeno relegarla nella sezione "fantasia" o "mitologia" della libreria. Molti occidentali e popoli di tutto il mondo considerano come una panacea il mondo primitivo, le civiltà antiche pre-giudaiche e pre-cristiane. Le società pagane vivevano in pace ed armonia, ci viene detto. Il cannibalismo e l'ampia evidenza di sacrifici umani sono ignorati. La schiavitù in Egitto è ignorata. Se solo potessimo liberarci di quegli insopportabili concetti di "Unico Vero Dio", "peccato" e "redenzione", ogni cosa volgerebbe decisamente al meglio. Sembra che siano proprio questi i punti fondamentali alla radice di molti conflitti politici nazionali o crisi internazionali. È tempo che ognuno di noi si ponga queste domande fondamentali: ■ Credi nella verità? ■ Credi che esistano il bene e il male? ■ Credi che esista il peccato? ■ Credi nella redenzione? ■ Qual è lo scopo della vita? ■ Qual è il senso della vita? ■ Credi in Dio? ■ Da dove provengono le tue risposte a queste domande? ■ Si può conoscere la verità? E se la conosci, devi nasconderla per amore della tolleranza? ■ È possibile conoscere la verità escludendo la Bibbia? ■ È possibile distinguere il bene dal male senza la Bibbia? ■ Senza un metro di riferimento, quale senso hanno il bene e il male? Ti lancio una sfida: cerca di scoprire le risposte a queste domande senza la Bibbia. Non è possibile. E questo dovrebbe essere sufficiente a convincerti che la Bibbia non è un libro comune. È un libro miracoloso! Se dubiti delle mie parole, prova semplicemente a leggerla con una mente e un cuore aperto. Alla prossima! Joseph Farah Editoriale di Joseph Farah di «Whistleblower», edizione dicembre 2006, pagina 3, tradotto e adattato da sribi © www.worldnetdaily.com - usato con permesso.

giovedì, febbraio 01, 2007

Iran e Israele

Ahmadinejad e l'atomica Il problema non è politico, ma religioso Alcuni giorni fa è stata commemorato, con manifestazioni ufficiali a livello internazionale, il Giorno della Memoria per rievocare la Shoah. In Svizzera non se ne parla molto e nemmeno è tanto percepita la voce di Mahmoud Ahmadinejad, che proprio in quel giorno, il 27 gennaio 2007, ha nuovamente dichiarato che "Israele scomparirà". Già nel passato Hitler aveva annunciato i suoi piani in "Mein Kampf", prima di andare al potere. Oggi Ahmadinejad non cessa di proclamare la distruzione e l'annientamento dell' "entità sionista". Non sono gli unici. Nel corso della storia l'odio antisemitico si è manifestato in tutti i secoli – e anche la Svizzera non si è sottratta a questo triste fenomeno. Eppure in Europa si elevano voci a sostegno del presidente iraniano. Un esempio ci arriva dal liceo classico "Cavour" di Torino, da dove il professore Renato Pallavidini ha confermato in questi giorni che "Israele va distrutto". (Ma non illudiamoci, dopo la distruzione d'Israele verrà quella degli USA e del mondo occidentale, al fine di condurre queste nazioni alla Sharia.) Sarebbe opportuno chiedersi perché tanto odio? Quali sono le sue radici? Forse gelosia? Sembrerebbe che gli ebrei debbano essere il capro espiatorio per tutti i mali dell'umanità. Ma Yahvè ha scelto questo piccolo popolo al fine di benedire tutta la terra (lo leggiamo in Genesi). Perché, stranamente, tutte le forze si schierano contro questa stirpe? Se comprendiamo che il conflitto islamo-ebraico non è politico ma religioso, percepiamo meglio la realtà. Oltre 2500 anni fa, Asaf, uno dei profeti semiti dichiarò le parole che leggiamo oggi nei giornali: "Quelli che ti odiano alzano il capo, cospirano insidie contro il tuo popolo e fanno complotti contro quelli che tu proteggi. Dicono: Venite e distruggiamoli come nazione, e il nome d'Israele non sia più ricordato!" Ma un altro profeta gli fa eco: "Colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme…" Negli ultimi venti secoli il Protettore ha preservato il suo popolo – anche se è passato attraverso la valle della morte. È la battaglia degli dei. Forse il 2007 potrà rivelarci se il popolo di Allah avrà la meglio sul popolo di Yahvè.

sabato, dicembre 16, 2006

La candela che non voleva bruciare

«Ti prego, accendimi!» Un giorno un modesto fiammifero si avvicinò a una bellissima candela ben decorata, con lo stoppino bianco teso in alto verso il cielo. Il fiammifero rivolgendosi alla candela disse: «Ho l'incarico di accenderti.» «Oh no!» rispose la candela spaventata. «Giammai! Se brucio, i miei giorni saranno contati, e nessuno ammirerà più la mia bellezza perfetta.» Il fiammifero con molto riguardo le rispose: «Vorresti rimanere fredda e rigida per sempre? Quale prospettiva di vita potrai mai avere?» «Bruciare mi procurerà dolore e consumerà le mie energie,» sussurrò la candela piena la paura. «È vero!» rispose il fiammifero. «Ma è proprio questo il segreto del nostro compito: io e te siamo chiamati a essere luce. Quello che io posso fare da solo è ben poco. Esisto soltanto per accendere il fuoco in te. Se mi impedisci ciò, la mia vita sarà priva di senso. Tu sei una candela e il tuo compito è splendere per gli altri e offrire calore. Ogni energia consumata e ogni dolore che offri in sacrificio sarà trasformato in luce. Nel consumarti tu non sarai perduta. Altri continueranno a portare avanti il tuo fuoco. Se ti rifiuti di bruciare, perirai.» Adesso la candela aveva compreso e senza esitare protese lo stoppino al fiammifero e disse: «Ti prego, accendimi!» E una calda luce li circondò.
UNO ha consumato la Sua vita per essere luce e salvezza per noi. «Il popolo che giaceva nelle tenebre ha visto una grande luce, e su coloro che giacevano nella regione e nell'ombra della morte, si è levata la luce.» — Matteo 4:16 Oggi ci chiama a seguirlo e divenire luce per gli uomini. «Ognuno di voi che non rinunzi a tutto quello che ha, non può esser mio discepolo.» — Luca 14:33 «La vostra luce risplenda davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.» — Matteo 5:16

mercoledì, ottobre 04, 2006

Berna, Piazza Federale, sabato 30 settembre

Presa di posizione per Israele a Berna Dal Ticino sono arrivate almeno sette persone per dimostrare la loro solidarietà verso Israele insieme ad altri tremila partecipanti provenienti da tutto il resto della Svizzera. Ma perché? Sono forse dei fanatici quelli che fanno 600 km per manifestare la loro opinione? Forse qualcuno sì. Ma riflettiamo un momento. Secondo l'Ufficio Federale di Statistica circa l'80% della popolazione svizzera è cristiana, ciò significa che basa (o dovrebbe basare) la sua vita e le sue opinioni sulla Bibbia. Questo libro racconta la storia della relazione fra Dio e l'umanità. Il Dio della Bibbia ama gli uomini e nella Sua sovranità ha scelto di benedire le nazioni tramite Abraamo e la sua discendenza – dunque Israele. L'ha fatto dandoci i patriarchi, i profeti, gli apostoli, le Scritture e il Salvatore, tutti provenienti dal popolo ebraico! Ma l'Avversario si oppone a tutti i disegni divini: seduce, mente, uccide e distrugge ciò che Dio edifica. Quante volte ha già tentato di eliminare lo strumento divino di benedizione! Continuamente, nel corso degli ultimi quattro millenni, Israele è stata minacciata di estinzione programmata. L'ultima volta in Europa, e attualmente in Medio Oriente. Hamas, Hezbollah, Iran, Siria e molti altri avrebbero gran piacere di cancellare Israele – "il piccolo paese di m.", come diceva l'ambasciatore francese a Londra – dalla faccia della terra. Ma se Dio è veramente onnipotente e sovrano, non potranno portare a compimento i loro piani. Come cittadino elvetico provo una certa tristezza quando leggo i nostri giornali o ascolto i notiziari radiotelevisivi. Troppo spesso sono polarizzati contro il popolo ebraico e gli negano il diritto di difendersi dagli attacchi. E i nostri governanti sovente rimangono in silenzio, oppure accusano Israele. Ecco perché sono andato a Berna. La storia svizzera contiene tristi capitoli riguardo al trattamento degli ebrei: durante la peste erano accusati di avvelenare le sorgenti, sono stati massacrati, bruciati, scacciati dalle nostre città, e pochi decenni fa, quando cercavano rifugio, li abbiamo respinti e negato loro asilo – sono finiti nei forni crematori. Un popolo che si professa cristiano si è caricato di enormi misfatti. Forse molti cristiani non credono più alle parole del Salvatore e Re dei giudei, altrimenti non avrebbero tollerato queste cose. Forse un giorno, nel nostro Paese, quelli che vogliono seguire il Signore saranno perseguitati. Già oggi ci vuole un po' di coraggio a mettersi dalla parte di Israele, l'unica democrazia in Medio Oriente, circondata da fanatici che hanno a cuore la sua totale distruzione. Eppure proprio in Israele, una nazione grande quanto la metà della Svizzera, in mezzo a 5 milioni di ebrei vivono oltre un milione di arabi che possono andare a scuola, lavorare, usufruire di servizi sociosanitari ed esercitare i diritti civili. Questo è totalmente inaudito nei paesi islamici. Un altro motivo per stare dalla parte di Israele. Ma la ragione determinante è che Dio ha scelto Israele – non perché è migliore, ma perché tramite Israele vuole manifestare la Sua gloria, potenza e fedeltà! E io dovrei mettermi contro l'Onnipotente?! Quando Gesù ritornerà nella Sua gloria, giudicherà i popoli in base a ciò che hanno fatto ai minimi dei Suoi fratelli. Già ad Abraamo il Signore disse: «Benedirò quelli che ti benediranno, e maledirò chi ti disprezzerà.» (Genesi 12, letterale!) Chi sono io per disprezzare colui che Dio ha scelto? No! Costi quel che costi, voglio stare dalla parte del Signore! Così un giorno anche Lui starà dalla mia. ■

sabato, settembre 23, 2006

Shana Tova 5767

Auguri di buon anno nuovo - del calendario ebraico Rosh haShanh Rosh haShana (in ebraico ראש השנה, letteralmente "testa dell'anno") è il principale dei capi d'anno del calendario ebraico. Questo capodanno serve per calcolare gli anni e quindi anche l'anno sabbatico e l'anno del giubileo. Nella Torah viene chiamato "il giorno del suono dello shofar" (Yom Terua, Levitico 23:24). La letteratura rabbinica e la liturgia descrivono Rosh haShana come il "Giorno del giudizio" (Yom haDin) e il "Giorno del ricordo" (Yom haZikkaron). Nella Bibbia, Rosh haShanah è citato solo come giorno di ricordo e del suono dello shofar. Queste due caratteristiche del giorno, intrecciate con il tema della proclamazione del Regno di Dio, divennero le componenti maggiori dell'osservanza del Nuovo anno nell'ebraismo successivo. Sono sottolineate dalla liturgia con la ripetizione dei "versetti del ricordo", "versetti che menzionano il suono del corno" e "versetti della regalità". Nella tradizione ebraica si racconta che Dio si siede sul trono – di fronte a lui sono i libri che raccolgono la storia dell'umanità (non solo del popolo ebraico). Ogni singola persona viene presa in esame per decidere se meriti il perdono o meno. La decisione verrà però ratificata solo in occasione di Yom Kippur. È per questo che i 10 giorni che separano queste due festività sono chiamate i 10 giorni penitenziali. In questi 10 giorni è dovere di ogni ebreo compiere un'analisi del proprio anno e individuare tutte le trasgressioni compiute nei confronti dei precetti ebraici. Ma l'uomo è rispettoso anche verso il proprio prossimo. Ancora più importante, allora, è l'analisi dei torti che si sono fatti nei confronti dei propri conoscenti. Una volta riconosciuto con se stessi di aver agito in maniera scorretta, occorre chiedere il perdono del danneggiato. Quest'ultimo ha il dovere di offrire il proprio perdono. Solo in casi particolari ha la facoltà di negarlo. È con l'anima del penitente che si affronta lo Yom Kippur. Rosh haShanah e Yom Kippur sono noti come "i Giorni santissimi". La festa di Rosh haShanah dura 2 giorni sia in Israele che nella diaspora. Ma esistono testimonianze di come a Gerusalemme in passato si festeggiasse solo il primo giorno. Le scritture recano il precetto dell'osservanza di un solo giorno. È per questo che alcune correnti dell'ebraismo festeggiano solo il primo. L'ebraismo ortodosso e quello conservativo li festeggiano entrambi. Nel calendario gregoriano Rosh haShanah cade 162 giorni dopo il primo dei giorni di Pesach. Basato sulla data tradizionale della creazione del mondo, cade il primo giorno di Tishri. Secondo il calendario gregoriano in settembre o nei primi giorni di ottobre. Una tradizione di Rosh haShanah consiste nell'intingere spicchi di mela nel miele. La celebrazione del Rosh haShanah si distingue per il suono dello shofar e per l’obbligo di fare teshuvà (pentimento, ravvedimento). Accanto a questi due segni di maggiore importanza, si sono aggiunti riti, usi e tradizioni di vario tipo, che insieme contribuiscono a fare dei due giorni del capodanno ebraico una realtà del tutto particolare. Un rito che potrebbe essere definito "minore", per la sua importanza, ha luogo di sera, sulla mensa, subito dopo il kiddush (la tradizionale preghiera e benedizione recitata sul vino la sera dell'inizio dello Shabbat o di una festa) e la benedizione sul pane. È ciò che viene chiamato il "Seder di Rosh haShanah". (Il Seder è il tradizionale servizio serale di apertura della Pasqua, che comprende pietanze speciali, simboli e narrazioni; la sequenza del servizio è regolata e la narrativa prende il nome di Haggadah.) Il nome di Seder, dato alla cerimonia, si spiega probabilmente perché ricorda in qualche modo e in miniatura il Seder pasquale, o anche perché si procede secondo un ordine (in ebraico Seder) più o meno prefissato. Non tutte le comunità celebrano questo Seder allo stesso modo, e sono documentate varianti sul numero delle cose che si fanno, sul tipo di alimenti, sull’identità delle pietanze e sulle formule che si recitano. (Compilato in base a vari documenti, fra cui Encarta e fonti da internet.)

lunedì, marzo 06, 2006

Il segreto di George Muller

Quando gli chiesero qual era il segreto del suo ministero, George Muller disse: «Fu il giorno che io morii. Morii totalmente.» Mentre parlava, si chinava sempre più, fino a sfiorare il suolo... «Morii a George Muller, alle sue opinioni, le sue simpatie, i suoi gusti e la sua volontà. Morii al mondo, ai suoi apprezzamenti e le sue censure – morii perfino al desiderio di essere approvato dai miei amici e al timore di essere biasimato dai miei fratelli. Da quel giorno ho ricercato soltanto di essere approvato da Dio.» George Muller, 1805-1898

lunedì, febbraio 06, 2006

Gerusalemme - Coppa di stordimento

Articolo di Lance Lambert apparso su IFA ■ gennaio 2006 pagina 4 ■ www.ifapray.org «Ecco, io farò di Gerusalemme una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti … In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli. Tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti e tutte le nazioni della terra si aduneranno contro di lei.» — Zaccaria 12:2-3. È molto interessante come la Chiesa cristiana ha spiritualizzato molte delle profezie dell'Antico Testamento. Generalmente parlando, le promesse di benedizioni vengono applicate alla Chiesa, mentre le maledizioni e i giudizi sono spesso riferiti al popolo ebraico. Questo modo di gestire la Parola di Dio è molto strano, ma ora è profondamente radicato nella Cristianità occidentale. Personalmente non ho alcun problema con il fatto spiritualizzare la Parola, nel senso di ricavare delle lezioni e dei principi spirituali dalle profezie. Ma sono convinto che è un guaio serio quando prendi la Parola del Signore e la spiritualizzi in modo tale che non significa più quello che voleva dire all'origine. È un fatto che la Chiesa è stata incapace di spiritualizzare la profezia citata sopra, che inizia in Zaccaria 12 e continua fino alla fine del capitolo 14. Quasi ogni commentario biblico la considera in modo letterale. In altre parole, nell'ultimo periodo della storia del mondo, il preludio all'arrivo del Messia e al momento in cui metterà i Suoi piedi sul Monte degli Ulivi, sarà che Gerusalemme diventerà una «coppa di stordimento». Dio disse al profeta Zaccaria che il segno dell'ultima fase della storia del mondo sarà che Lui stesso riporterà sovranamente Gerusalemme al centro degli eventi mondiali. In altre parole, fino al giorno in cui Gerusalemme non occuperà il centro dell'attenzione mondiale, non siamo nell'ultima fase della storia del mondo. Ma, dice il Signore, quando arriverà quel giorno, le nazioni saranno in travaglio per Gerusalemme, per il suo status e per il suo destino. Quando si combatteranno guerre sul suo status e destino, saprai di essere nell'ultima fase della storia del mondo. È straordinario che durante 1900 degli ultimi 2000 anni Gerusalemme è stata un "nulla". Non è stata la capitale di alcunché. Solo per 100 anni, durante il regno dei crociati cristiani, ne era la capitale. Nel corso degli altri 1900 anni, è stata dominata dal Cairo, da Roma, da Baghdad da Damasco, da Istanbul e Costantinopoli da Londra e da Amman. Ma non è mai stata la capitale di qualcosa. Perché le nazioni verrebbero contro Gerusalemme? Cosa potrebbero trovare in lei? Non c'è niente da attirare le nazioni e allettarle in un conflitto – né petrolio, né gas naturale, né miniere d'oro, né miniere di diamanti. Abbiamo poca acqua preziosa. Noi non abbiamo alcun fiume da mettere a paragone dei grandi fiumi del mondo. Potresti incanalare più di 20 volte il nostro Giordano nel modesto Tamigi. Per la maggior parte dei suoi anni Gerusalemme non era che una piccola città rurale, un incrocio sui sentieri dei pastori. L'unica gloria che ha vissuto era nel suo passato, il futuro di Gerusalemme non le aveva portato niente. Ma improvvisamente Gerusalemme è balzata al centro degli eventi mondiali. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha passato più risoluzioni sullo status e il destino di Gerusalemme che su qualsiasi altra città del mondo. Durante i 50 anni della storia moderna d'Israele ci sono state sei guerre. Il punto essenziale di ogni conflitto è stato lo status e il destino di Gerusalemme. È accaduto qualche cosa di drammatico, qualcosa di tremendo. All'improvviso comprendiamo Zaccaria. La profezia di Zaccaria, scritta 2400 anni fa, è più pertinente, più autorevole, più pratica del giornale di domani. Contiene tutto. La testimonianza di Giuda (la radice dalla quale deriviamo la parola "giudeo") che ritorna nella sua terra. Il Signore che effonde lo spirito di grazia e di supplicazione sugli abitanti di Gerusalemme. Gerusalemme che ritorna in vita. Poi, a dispetto di tutte le circostanze avverse, il Signore riunisce Gerusalemme al popolo che ritorna dalle nazioni, come capitale dello stato rinato. Questo evento – apprendiamo da Zaccaria – sarà il catalizzatore, il fattore divino che darà inizio al furore, ai guai, alle guerre, e alla conclusione. Il Signore dichiara che Lui farà di Gerusalemme una "coppa di stordimento", che ne farà una pietra pesante, che raccoglierà tutte le nazioni per combattere contro Gerusalemme, che distruggerà tutte le nazioni che vengono contro di lei! Leggi la profezia! Il Signore dichiara continuamente: "io tornerò", "io farò", "io colpirò", "io agiterò"… Il Signore dice anche che in quel giorno Lui porterà salvezza. Leggilo con i tuoi occhi e in preghiera. Meditalo. E Dio abbia misericordia di ogni nazione, ogni persona, ogni ideologia, ogni superpotenza, ogni capo di stato che entra in collisione con il piano rivelato dell'Altissimo! Queste persone e nazioni cadranno nel "crogiolo del Signore". Stiamo vivendo nei giorni in cui i nostri occhi vedono il Signore che, sul destino divino di Gerusalemme, porta delle nazioni in rotta di collisione con se stesso. Miei cari, considerate attentamente questo messaggio. Non dobbiamo temere niente, se apparteniamo veramente al Signore. Il Signore è Colui che compie tutte queste cose. Le forze delle tenebre non prevarranno. Svegliamoci e comprendiamo che ci stiamo muovendo sempre più rapidamente verso l'ultima fase della storia del mondo. Il Signore ci aiuti e ci protegga. Possa Gerusalemme, dopo il Signore Gesù, essere la nostra più grande gioia. Non la città stessa, ma quello che rappresenta nel cuore e nella mente di Dio – il Suo carattere, la Sua verace Parola, le Sue alleanze, il Suo Messia, la Sua esaltazione! Possa Gerusalemme significare per te qualcosa che non ha mai significato prima. ■

sabato, gennaio 28, 2006

Lettera a «The Economist» su evoluzione e creazione

http://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=5407466 «The Economist», 19 gennaio 2006, LETTERS (traduzione e leggero adattamento di Anastrefo) L’evoluzione della Fede Egregi signori Sono stupito della vostra fede nell’evoluzione (“La storia dell’uomo”, 24 dicembre). È enormemente più grande della mia fede nella creazione. La mia fede richiede un solo meccanismo: l’amore di Dio. La vostra ne richiede tre: 1°, che qualcosa abbia origine dal nulla (il “Big Bang”); 2°, che rocce e acque abbiano spontaneamente generato degli organismi viventi (la vita che proviene da materia inanimata); e 3°, che le mutazioni genetiche siano in grado di trasformare un verme in un Einstein. Avete vinto voi! Senza alcun dubbio la vostra fede è immensamente più grande della mia. Stephen Brahm, California

venerdì, gennaio 27, 2006

Discussione - Creazione ed evoluzione

Articolo per la rivista Chaback ■ Gennaio 2006 Dio ha usato l'evoluzione per creare? Prima di entrare in merito al problema evoluzione-creazione è necessario definire che cosa si intende per i due termini. Riporto dal dizionario: "Evoluzione: Processo di differenziamento degli organismi viventi, che ha condotto allo sviluppo per discendenza diretta di tutte le forme di vita conosciute sulla Terra, a partire da un'unica forma di vita originaria, risalente a più di 3 miliardi di anni fa" (Encarta98). Nei libri di scienze troviamo la descrizione di questo processo. I meccanismi sono casuali e molto lenti. La creazione in senso biblico, invece, presuppone che "nel principio Dio creò i cieli e la terra" (Bibbia). Nel primo capitolo della Genesi troviamo una descrizione di questo processo. Lo studio dei fossili ci permette di dare uno sguardo parziale al nostro passato. Se l'evoluzione è avvenuta dovremmo trovare un immenso numero di "anelli" fra le diverse specie di animali e piante che hanno popolato la terra fino ad oggi. Ma non è così. Solo rarissimamente gli scienziati trovano un fossile che classificano come "anello mancante" fra due specie diverse. Inoltre è interessante notare che nelle numerosissime esperienze fatte in questo campo nessuno è mai riuscito a osservare in laboratorio un vero processo evolutivo, cioè da una specie all'altra, dove la specie evoluta non ha più le stesse strutture e lo stesso numero di cromosomi come la specie madre. È vero che si osservano continuamente minuscoli cambiamenti (microevoluzione o diversificazione all'interno della specie). Nessun biologo può negare che questi avvengano per selezione naturale o artificiale. Ma queste selezioni non hanno mai portato a nuove specie. L'esempio della "farfalla geometra" osservato in Inghilterra già all'inizio dell'era industriale dimostra questo realtà: si tratta solo di variazioni all'interno della "specie". Per quanto riguarda la creazione o formazione del primo microbo, sappiamo che le informazioni (DNA) e le strutture (organelli) necessari presentano un ostacolo insormontabile. Louis Pasteur e altri scienziati hanno dimostrato sperimentalmente che la vita nasce dalla vita, e che la generazione spontanea di vita dalla materia inanimata non avviene (o perlomeno non è osservabile sperimentalmente). Dal disordine delle molecole non è possibile formare un ordine biologico senza l'intervento di un'intelligenza esterna. Il primo capitolo della Genesi non permette di concludere che Dio abbia usato l'evoluzione (casuale o non) per l'origine delle specie. Infatti l'espressione "secondo la propria specie" (o la loro o la sua specie) si ripete ben 10 volte in quel capitolo. Sembra che l'Autore divino sapeva già che un giorno sarebbe sorto questo problema! È credibile che Genesi 1 non parli di giorni di 24h? La questione dei giorni i 24 ore è interessante. Nella storia della Chiesa, fino al 19° secolo i giorni della creazione erano considerati letteralmente uguali ai nostri giorni e di conseguenza la terra risultava giovane. Poi, con l'avvento del darwinismo, la Chiesa ha perso il suo "peso scientifico" e i giorni si sono allungati fino a diventare milioni di anni e la terra è invecchiata di miliardi di anni. È chiaro che tutti coloro che credono in un Dio onnipotente credono che Lui possa creare in 1 giorno o in miliardi di anni. La nostra domanda è se lo ha fatto. Quando Mosè portò i 10 comandamenti al popolo d'Israele, disse: "In sei giorni il Signore fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi…" (Esodo 20:11 e 31:17). Se la Parola è veramente ispirata da Dio, allora i giorni di milioni di anni sono un po' strani. Tanto più che la frase "primo giorno", "secondo giorno", eccetera, oltre a "sera e mattina" sono ripetuti continuamente nel resoconto della creazione. Dio avrebbe potuto scegliere termini diversi se voleva indicare una creazione durata milioni di anni. Ma passiamo alla scienza. Il fisico nucleare Robert Gentry ha scoperto le tracce di isotopi in graniti e altre rocce cristalline in aloni dovuti al decadimento radioattivo. Questi dimostrano soprattutto due cose: degli isotopi inglobati in formazioni rocciose hanno avuto origine "dal nulla"(!) e le rocce si sono formate (o raffreddate) estremamente in fretta. Inoltre lo spessore di polvere cosmica depositatasi sulla luna – si deposita anche sulla terra – dimostra che il satellite del nostro pianeta è molto giovane. Senza parlare delle impronte dei dinosauri che si intersecano con quelle di umani; il martello di ferro "fossilizzato" nel calcare; il tronco di un albero pietrificato che attraversa diversi strati geologici… Bibbia e scienza non sembrano poi così lontane fra loro. La Bibbia dà sempre risposte chiare? È chiaro che il Libro Sacro non è un trattato di geologia o biologia, ma soprattutto la rivelazione graduale di Dio e dei Suoi piani con la terra e il Suo popolo. Malgrado ciò essa contiene alcune affermazioni interessanti dal punto di vista scientifico. È comunque importante considerarle nel loro contesto. Paolo scrive in 1 corinzi 13:12: "Ora vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in parte…" Molte questioni rimangono aperte, Dio le ha parzialmente nascoste, ma l'uomo è invitato a indagare. "È gloria di Dio nascondere una cosa, ma è gloria dei re investigarla." (Proverbi 25:2) Una possibile ragione per l'opposizione all'evoluzione Se Dio non esiste, viviamo come meglio ci pare, tanto i nostri giorni sul pianeta sono contati. Se, d'altro canto, Dio c'è e ha creato tutto, le conseguenze possono essere di una certa gravità, poiché magari questo Dio potrebbe chiederci conto della nostra vita. Perciò, in determinate condizioni, è forse meglio trovare una spiegazione razionale all'esistenza dell'universo e alla formazione di tutti gli esseri viventi… Ma il problema è poi risolto? La questione del quando e come è determinante per la fede? La questione fondamentale per l'uomo è la salvezza dell'anima. Per riceverla è necessario credere in Gesù, il Figlio di Dio che ha dato la Sua vita prendendo su di sé la condanna che ci era destinata. Per le altre questioni si può discutere, anche lottare – lo facevano già i farisei e i sadducei al tempo di Gesù. Per me personalmente è significativo sapere che la mia Bibbia non è in contrasto con l'intelletto e la scienza. Questo mi incoraggia a prendere sul serio ogni singola affermazione che leggo; ciò determina anche il grado della mia consacrazione al Signore. ■